Nel lontano 1941 la piccola Karin, sette anni, costretta a letto dalla polmonite, chiese alla madre Astrid di inventare per lei le storie di un personaggio che la stessa bimba aveva battezzato Pippi Långstrump. Ma fu solo nel 1945 che Astrid Lindgren mise per iscritto le avventure della bambina di Visby. Il primo volume delle storie di Pippi fu un successo immediato e da allora i libri di Astrid Lindgren hanno venduto 170 milioni di copie e sono stati tradotti in 85 lingue e il 2020 è stato un anno record per le vendite. La Children’s book fair di Bologna, forse la più importante fiera del settore al livello mondiale (1.577 espositori provenienti da novanta paesi) che si è conclusa il 3 aprile, ha deciso di celebrare questo personaggio apparentemente ancora rilevante attraverso il contributo di duecento tra illustratori, narratori e anche semplici appassionati. Elena Pasoli, direttrice della fiera, ha aperto le presentazioni: “Organizziamo molte celebrazioni, ma poche sono così importanti. Stiamo parlando di una pietra miliare della letteratura”. El País
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Questo articolo è uscito sul numero 1608 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati