Il presidente statunitense Donald Trump ha invocato una legge di guerra del settecento per espellere verso il Salvador più di duecento presunti membri della banda criminale venezuelana Tren de Aragua. I detenuti sono stati rinchiusi in una prigione di massima sicurezza, ha annunciato il 16 marzo il presidente salvadoregno Nayib Bukele.

Il 15 marzo un giudice federale statunitense aveva ordinato di sospendere le espulsioni per quattordici giorni, accogliendo un ricorso presentato da attivisti per i diritti civili contro la legge del 1798, usata per l’ultima volta durante la seconda guerra mondiale per internare cittadini giapponesi.

La Casa Bianca si è giustificata il 16 marzo affermando che al momento della sentenza i tre aerei che trasportavano i membri della banda criminale, classificata come “organizzazione terroristica” da Washington, erano già decollati.

“La decisione del tribunale, che comunque non ha alcuna base legale, è stata presa dopo che i terroristi stranieri erano già stati allontanati dal territorio degli Stati Uniti”, ha affermato in un comunicato.

“Ops… troppo tardi”, ha scritto il 16 marzo Bukele sul social network X, accompagnando il messaggio con un’emoji che ride.

Il presidente salvadoregno ha confermato l’arrivo nel suo paese di “un primo gruppo di 238 membri della banda criminale venezuelana Tren de Aragua” e il loro trasferimento nel Centro di detenzione per terroristi (Cecot), una prigione di massima sicurezza inaugurata nel gennaio 2023.

Secondo un funzionario della Casa Bianca citato dal Washington Post, 137 venezuelani sono stati espulsi in base alla legge del 1798, su un totale di 261 persone. Sono stati trasferiti in Salvador anche ventitré membri della banda criminale salvadoregna Ms-13.

I video e le foto diffuse dal governo salvadoregno mostrano i soldati prelevare i detenuti all’aeroporto e farli salire, in catene, su degli autobus.

La legge del 1798

“Ringrazio il Salvador e in particolare il presidente Bukele per la collaborazione in questa situazione orribile”, ha affermato Trump sul suo social network Truth Social.

Il presidente statunitense aveva ordinato l’espulsione dei venezuelani il 14 marzo, ma l’aveva resa pubblica solo il giorno dopo.

La legge del 1798, che permette al presidente degli Stati Uniti di far arrestare o espellere i cittadini di stati nemici in tempo di guerra, era stata usata solo tre volte: durante la guerra angloamericana del 1812, durante la prima guerra mondiale e durante la seconda guerra mondiale, in quest’ultimo caso per internare più di centomila cittadini giapponesi e statunitensi di origine giapponese.

Nel suo ordine d’espulsione Trump ha affermato che la banda criminale Tren de Aragua “ha condotto una guerra irregolare contro gli Stati Uniti, sia in autonomia sia con il sostegno del regime di Nicolás Maduro”.

L’ong American civil liberties union (Aclu), insieme all’organizzazione Democracy forward, aveva chiesto a un tribunale di Washington di sospendere le espulsioni, sostenendo che la legge del 1798 non possa essere usata in tempo di pace.