
Come previsto, la siccità estrema e il caldo degli ultimi mesi hanno aperto la strada a una nuova devastante stagione degli incendi nell’ovest degli Stati Uniti. Nel sud dell’Oregon l’incendio Bootleg fire ha già bruciato più di mille chilometri quadrati di terreno, una superficie equivalente all’area di Los Angeles. L’aspetto più preoccupante, spiega il New York Times, “è che questi incendi, sempre più vasti e intensi a causa della crisi climatica, si comportano in modo diverso da quelli del passato, quindi è più difficile contenerli”. I ricercatori notano che le fiamme modificano l’andamento dei venti, creando nuvole e generando i cosiddetti tornado di fuoco, vortici di caldo, fumo e venti forti. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1419 di Internazionale, a pagina 26. Compra questo numero | Abbonati