
Il presidente sudcoreano Moon Jae-in non andrà a Tokyo per le Olimpiadi, quindi non incontrerà il primo ministro giapponese Yoshihide Suga. Da settimane i funzionari dei due paesi erano al lavoro per organizzare il primo incontro tra i due leader. La decisione è arrivata il 19 luglio, dopo che Hirohisa Soma, vicecapo missione dell’ambasciata giapponese a Seoul, parlando con un giornalista ha definito “masturbazione” i propositi di Moon di migliorare i rapporti con Tokyo. La Corea del Sud ha protestato e Suga ha definito “inappropriate” le parole di Soma. La ragione ufficiale della decisione di Moon è che non si è arrivati a un accordo sui termini dell’incontro. I giapponesi, scrive The Diplomat, volevano eliminare dalla scaletta due temi caldi: le “donne di conforto”, schiave sessuali dell’esercito giapponese durante la seconda guerra mondiale, e il lavoro forzato imposto ai coreani durante il periodo coloniale. Per un po’ si era sperato che i giochi potessero essere un’occasione di distensione nei rapporti tra i due paesi. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1419 di Internazionale, a pagina 37. Compra questo numero | Abbonati