Il nuovo album dei Bdrmm rappresenta innanzitutto il superamento delle loro inclinazioni shoegaze, creando a partire da sperimentazioni elettroniche un paesaggio caleidoscopico in cui convergono riflessioni sul vivere dentro una distopia. Il primo pezzo, goit, è rinforzato dalla partecipazione dei Working Men’s Club e parla di questa epoca ansiosa, puntando su una melodia paranoica. La disillusione è il tema che attraversa Microtonic come un ronzio oscuro. Con toni esausti, The noose conclude questa odissea nella mancanza di speranza, nella dissociazione e di conseguenza nell’impotenza. Con questo disco il quartetto britannico non rinuncia al suono che avevamo conosciuto in precedenza, ma ne tira fuori gli elementi forti attraverso una lente elettronica. Non è solo la colonna sonora giusta per ballare aspettando la fine del mondo, ma anche un momento rivelatorio delle grandi potenzialità di questi musicisti.
Kayla Sandiford, Clash
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Questo articolo è uscito sul numero 1605 di Internazionale, a pagina 90. Compra questo numero | Abbonati