Il film del 1974 Non aprite quella porta ha rivoluzionato il cinema horror con la sua narrazione cruda e la colonna sonora inquietante. Eppure finora le musiche del film non avevano mai avuto una pubblicazione ufficiale. La colonna sonora, edita dalla Waxwork Records e in uscita il 7 marzo, è stata ricostruita dai nastri originali, caratterizzati da bordoni, scricchiolii e suoni astratti che ricordano il genere industrial e la musica concreta. Wayne Bell, che compose i brani con il regista Tobe Hooper, voleva che il confine tra rumore e musica fosse ambiguo. Bell si occupò anche della registrazione dei suoni sul set, creando effetti inquietanti con oggetti improvvisati, incluso un contrabbasso e strumenti giocattolo. Il budget limitato li costrinse a sperimentare, rendendo il risultato ancor più innovativo. Bell aveva cominciato la sua carriera al fianco di Hooper nel 1969 e contribuì alla postproduzione di Non aprite quella porta, registrando effetti sonori come porte che cigolano e grida di animali. Conosceva compositori sperimentali come John Cage, ma il suo approccio era spontaneo e giocoso. Dopo Non aprite quella porta Bell ebbe una lunga carriera nella musica per film e radio, collaborando con il regista Richard Linklater e lavorando a progetti come un album di Stevie Ray Vaughan. “Ho fatto un sacco di cose e l’unica che la gente ricorda è Non aprite quella porta”, dice Bell. “Il fatto che sia così amato mi lascia ancora perplesso”.
Alex Deller, The Guardian

Non aprite quella porta - Alamy
Non aprite quella porta (Alamy)

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Questo articolo è uscito sul numero 1602 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati