
L’8 febbraio in Libano è stato formato un nuovo governo guidato dal diplomatico e giurista Nawaf Salam ( nella foto ). Dovrà fare le riforme necessarie a sbloccare i miliardi di dollari dei donatori internazionali per alleviare la crisi economica e ricostruire il paese, devastato dalla guerra tra Israele e Hezbollah. Inoltre dovrà preparare le elezioni previste per l’anno prossimo. Il quotidiano **Al Modon ** commenta che, in linea con il suo impegno contro la corruzione, Salam ha chiesto a tutti i ministri di abbandonare ogni legame con aziende e banche. Tra loro ci sono cinque donne e personalità di rilievo internazionale, come Ghassan Salamé, ex inviato speciale dell’Onu in Libia.
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Questo articolo è uscito sul numero 1601 di Internazionale, a pagina 20. Compra questo numero | Abbonati