Svolta di Fiuggi

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Gianfranco Fini durante la chiusura del XVIII Congresso del Movimento Sociale Italiano a Fiuggi

Svolta di Fiuggi è la locuzione con la quale viene generalmente indicata la scelta operata dal Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale di abbandonare i riferimenti ideologici al fascismo al fine di qualificarsi come forza politica legittimata a governare[1]. Questa trasformazione, operata dal segretario del partito Gianfranco Fini, portò all'inizio del 1995 allo scioglimento del vecchio partito e alla nascita di Alleanza Nazionale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'operazione fu ispirata dalla tesi di Domenico Fisichella, che, nel 1992, in un articolo apparso su Il Tempo, suggerì al MSI-DN di farsi promotore di una "alleanza nazionale" per uscire dallo stato di ghettizzazione politica in cui versava. Il nome "Alleanza Nazionale" non è casuale: fu scelto per definire il partito o coalizione che avrebbe dovuto contrapporsi all'analoga "Alleanza Democratica", partito o coalizione che si sarebbe formato a sinistra (in previsione di un sistema politico bipolare di cui tanto si parlava allora) e che appariva incontrastabile senza un'intesa fra i gruppi politici di destra.

Il 26 novembre 1993 venne presentato ufficialmente il progetto di AN e nacquero i primi circoli sul territorio,[2][3] ma solo l'11 dicembre successivo il Comitato Centrale missino approvò definitivamente il nuovo Movimento Sociale Italiano - Alleanza Nazionale,[4][5][6] con l'astensione di dieci dirigenti rautiani.[7] Nome e simbolo di AN furono in tal modo utilizzati dal MSI come contrassegno elettorale per la prima volta nelle elezioni politiche del 1994.

Fiuggi fu scelta come la città dove svolgere prima l'ultimo congresso nazionale del MSI-DN e quindi il congresso costituente della nuova AN, nel quale, il 27 gennaio 1995, venne operata la "svolta" che indirizzò il partito verso la destra conservatrice ed europeista.[8][9] Solo una minoranza con Pino Rauti, da sempre animatore dell'ala sociale, unitamente ad esponenti quali Giorgio Pisanò e Tommaso Staiti di Cuddia, non accettò questo cambiamento, interpretato come un disconoscimento del proprio passato, e non entrarono nel nuovo partito dando vita al Movimento Sociale Fiamma Tricolore.

Punti cardine della svolta[modifica | modifica wikitesto]

Questi sono alcuni passaggi della tesi:[10][11][12]

«Il patrimonio di Alleanza Nazionale è intessuto di quella cultura nazionale che ci fa essere comunque figli di Dante e di Machiavelli, di Rosmini e di Gioberti, di Mazzini e di Corradini, di Croce, di Gentile e anche di Gramsci

«È giusto chiedere alla destra italiana di affermare senza reticenza che l'antifascismo fu un momento storicamente essenziale per il ritorno dei valori democratici che il fascismo aveva conculcato.»

«La destra politica non è figlia del fascismo. I valori della destra preesistono al fascismo, lo hanno attraversato e ad esso sono sopravvissuti.»

Fini dichiarò anche che era finito il lunghissimo dopoguerra, aggiungendo come occorresse «uscire dal Novecento e liberarsi dalla suggestione della nostalgia e dalle tentazioni dell'ideologia».[13]

Questa svolta, in ogni caso, non fu condivisa da una parte del MSI-DN, guidata dall'ex segretario Pino Rauti, "rivale storico" di Fini all'interno del MSI-DN, da sempre animatore dell'ala "di sinistra", che diede vita ad un nuovo movimento, assolutamente minoritario rispetto ad AN, con il nome di Movimento Sociale Fiamma Tricolore.

«Gianfranco Fini a Fiuggi non ha deviato di una virgola dalle sue idee di sempre. Fini ha semplicemente ammesso pubblicamente quello che noi abbiamo sempre sostenuto, e cioè che il "fascismo di destra" non è fascismo, e non lo è mai stato.[14]»

Da quel momento, dopo aver già compiuto un'esperienza in tal senso nel 1994, AN sarà fondatrice, unitamente a Forza Italia, al Centro Cristiano Democratico, al Cristiani Democratici Uniti e all'Unione di Centro, della nascita della coalizione del centrodestra italiano, il Polo per le Libertà.

Nel 2008, all'indomani della nascita del Popolo della Libertà, erede di quella coalizione, e in occasione del passaggio di consegne da Fini a Ignazio La Russa a seguito della vittoria nelle elezioni politiche 2008, Fini ha tracciato un bilancio della svolta di Fiuggi:[15][16][17][18]

«Non siamo più figli di un dio minore. È stata ricomposta una frattura. È stato superato un fossato. La nascita del PdL è l'ultimo anello della strategia di Fiuggi. Alleanza Nazionale è nata prima di Forza Italia. Il nucleo fondante di AN del 1994 è quello del PdL del 2008. Oggi l'ultimo atto non è celebrare l'affermazione elettorale, ma camminare perché si compia l'ultimo atto: per avere un grande punto di riferimento maggioritario del Paese. Per dare alla società italiana quei valori di cui ha bisogno [...] Quel che abbiamo fatto è stato giusto ed utile al nostro popolo.»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Piero Ignazi, Il polo escluso: profilo storico del Movimento sociale italiano, Bologna, Il Mulino, 1998, p. 412, ISBN 9788815052346.
  2. ^ "Verso l'Alleanza Nazionale" organizzata dal Comitato promotore nazionale di Alleanza Nazionale, su radioradicale.it.
  3. ^ Fini: il fascismo è morto nel 1945 con Mussolini, su Corriere della Sera.it, 27 novembre 1993, p. 1. URL consultato il 30 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 29 dicembre 2015).
  4. ^ Comitato Centrale del MSI, su radioradicale.it.
  5. ^ Fini va alle Fosse Ardeatine. Cambia il MSI, sarà Alleanza, su archiviostorico.corriere.it.
  6. ^ Addio camerati, ora ci sono i cari amici, su archiviostorico.corriere.it.
  7. ^ Rauti: Gianfranco si sbaglia noi restiamo gli eredi di Salò, su archiviostorico.corriere.it.
  8. ^ Fini: "Chiedo scusa per le leggi razziali", su repubblica.it.
  9. ^ La svolta di Fiuggi, vent’anni dopo: il video di quei giorni storici (capitolo 1), su secoloditalia.it.
  10. ^ Spuntano De Gaulle ed Evita nel nuovo pantheon della destra, su repubblica.it.
  11. ^ La svolta di Fini leader postmoderno, su repubblica.it.
  12. ^ "Dalla destra di protesta alla destra di governo". La Fondazione Tatarella ricorda l'anniversario di An, su secoloditalia.it.
  13. ^ Fini e l'addio al Ventennio. La destra "promuove" il leader, su repubblica.it.
  14. ^ Il Gazzettino, intervista a Pino Rauti in occasione delle elezioni comunali di Venezia, 13 aprile 2000.
  15. ^ Fini: "Destra si riconosca nei valori antifascisti" Ma all'opposizione il chiarimento non basta, su repubblica.it.
  16. ^ Davanti alla sede del “Secolo” per capire meglio la storia d’Italia: la gita di una scolaresca senese, su secoloditalia.it.
  17. ^ Fini: "La svolta dal Msi ad An fu voluta da tutti", su ilgiornale.it.
  18. ^ Alemanno: «Per la prima volta una destra vera (e non camuffata) al governo», su secoloditalia.it.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]