14 novembre 2016 10:28

“La situazione in Messico si fa ogni giorno più pericolosa, non solo per i giornalisti”, spiega Anabel Hernández, intervistata al festival di Internazionale a Ferrara. “In molte aree del paese il governo e i cartelli della droga collaborano per imporre il silenzio. Noi giornalisti abbiamo l’obbligo morale di rompere questo silenzio, ma anche la società ha la stessa responsabilità. Se non si conosce la verità non si può decidere liberamente”.

Anabel Hernández è una giornalista investigativa messicana. Si occupa di narcotraffico e corruzione. Dopo aver pubblicato La terra dei Narcos. Inchiesta sui signori della droga (Mondadori, 2014) ha subìto diverse aggressioni e intimidazioni. Da due anni indaga sulla sparizione dei 43 studenti di Iguala.

Leggi l’articolo di Anabel Hernández Il Messico usa la tortura per trovare i 43 studenti scomparsi.