13 luglio 2016 15:08

In Venezuela continua lo stato di emergenza dichiarato dal presidente Nicolás Maduro. La crisi economica, sociale e istituzionale del paese ha portato l’inflazione al 700 per cento e, a causa del crollo del prezzo del petrolio, il 76 per cento della popolazione vive sotto la soglia di povertà.

Ogni mese i venezuelani passano in media 35 ore in coda davanti ai negozi per poter fare la spesa, dove è sempre più difficile trovare cibo e medicine. Il 10 luglio più di 35mila venezuelani hanno attraversato il confine con la Colombia, vicino dal valico di San Antonio del Táchira, per fare la spesa. Nelle principali città aumentano le proteste e i saccheggi dei negozi di alimentari.

Il governo, che ha deciso il razionamento dell’acqua e dell’elettricità con blackout quotidiani, ha dato a ogni cittadino una tessera con cui fare acquisti, ma è valida solo due giorni a settimana e nove venezuelani su dieci non riescono a comprare abbastanza cibo. Negli ultimi dodici mesi in fila davanti ai supermercati sono morte almeno venti persone persone durante gli scontri con la polizia.

Le foto sono state scattate da Ariana Cubillos tra il maggio e il luglio del 2016.

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