03 marzo 2015 07:49

“La mia non è mancanza di rispetto verso il presidente Obama”, ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Washington alla vigilia del suo intervento davanti al congresso degli Stati Uniti, in cui ci si aspetta che Netanyahu critichi gli Stati Uniti per le trattative in corso sul nucleare iraniano.

Il premier è arrivato negli Stati Uniti su invito del presidente della camera John Boehner, ma senza che la Casa Bianca fosse coinvolta. Netanyahu, parlando ai circa 16mila delegati dell’American Israel public affairs committee (Aipac), la più influente associazione filoisraeliana degli Stati Uniti, ha cercato di smorzare le polemiche per una visita che la Casa Bianca considera come uno sgarbo. “Non è vero che le relazioni tra Stati Uniti e Israele sono finite. L’alleanza tra i due paesi è più forte che mai. Più che amici, siamo una famiglia”, ha assicurato Netanyahu.

Anche il presidente Barack Obama ha smorzato le polemiche, attraverso un’intervista alla Reuters, ma ha anche anticipato le critiche di Netanyahu e ha difeso le trattative del gruppo dei 5+1 con l’Iran sul nucleare. “Nulla di personale con Netanyhau”. Ma finora sull’Iran si è sbagliato, ha detto il presidente. “Ha fatto ogni sorta di rivendicazione. Ha detto che l’accordo ad interim del 2013 sarebbe stato terribile e che l’Iran non avrebbe rispettato l’accordo. Niente di tutto ciò si è avverato”, ha detto Obama. Il presidente ha fatto trapelare che l’accordo con l’Iran dovrebbe garantire che il paese per dieci anni non sviluppi armi nucleari. “Non c’è alternativa alle trattative che stiamo conducendo per evitare che l’Iran si procuri armi nucleari”, ha aggiunto Obama. The Guardian, Ansa

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