Cimitero e monumento alla memoria americano in Normandia

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Cimitero e monumento alla memoria americano in Normandia
Alcune croci del cimitero americano in Normandia
Tipomilitare
Confessione religiosamista
Ubicazione
StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
LuogoPresso Colleville-sur-Mer, Francia
Costruzione
Data apertura1956 (8 giugno 1944)
Area70 ettari
ArchitettoHarbeson, Hough, Livingston & Larson
Markley Stevenson
Donald De Lue
Tombe famoseTheodore Roosevelt Jr. (MoH)
Jimmie Monteith (MoH)
Frank Peregory (MoH)
Quentin Roosevelt
due dei fratelli Niland
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 49°21′37″N 0°51′26″W / 49.360278°N 0.857222°W49.360278; -0.857222

Il cimitero e monumento alla memoria americano in Normandia è un cimitero di guerra situato a Colleville-sur-Mer, in Normandia. Il cimitero custodisce le spoglie dei soldati americani caduti nella battaglia di Normandia, durante la seconda guerra mondiale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Monumento alla memoria di Omaha Beach (1953–56), Harbeson, Hough, Livingston & Larson.

L'8 giugno 1944 , due giorni dopo lo sbarco in Normandia, l'esercito americano istituì provvisoriamente a Saint-Laurent-sur-Mer il primo cimitero statunitense della seconda guerra mondiale in terra europea. Dopo la fine della guerra, si decise di costruire a est della località precedente un nuovo cimitero che comprendesse un monumento alla memoria, per onorare le vittime del conflitto. L'incarico di edificare questo complesso fu affidato allo studio di architettura Harbeson, Hough, Livingston & Larson, in collaborazione con il paesaggista Markley Stevenson. La struttura fu ultimata e aperta al pubblico nel 1956.

Come per tutti gli altri cimiteri americani in Francia, sia della prima che della seconda guerra mondiale, gli Stati Uniti hanno ottenuto dal governo francese una speciale concessione territoriale permanente e libera da tassazione. Quello su cui è situato il cimitero risulta quindi essere a tutti gli effetti territorio statunitense; alcuni atti del Congresso stabiliscono un finanziamento annuale per il mantenimento del complesso e del personale civile e militare[1]. La sua gestione è affidata all'American Battle Monuments Commission, un'agenzia indipendente del Governo degli Stati Uniti d'America.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il cimitero è collocato su una scogliera sovrastante Omaha Beach (una delle cinque spiagge dello sbarco in Normandia). Copre una superficie di 70 ettari e contiene le spoglie di 9387 soldati americani, 307 dei quali ignoti e 4 di sesso femminile, per la grande maggioranza deceduti durante lo sbarco o le operazioni belliche successive. Tuttavia i militari qui sepolti rappresentano solo una parte dei caduti, dal momento che circa 14000 di essi sono stati rimpatriati per volere delle famiglie.

Il Memoriale[modifica | modifica wikitesto]

Sul lato est del complesso è situato un giardino semicircolare, delimitato da un muro sul quale sono poste le targhe dei 1557 soldati americani dispersi o non identificati. Il Memoriale, a cui si giunge attraverso questo giardino, presenta un colonnato anch'esso a semicerchio, che individua sia a destra che a sinistra una loggia; nelle logge sono collocate due illustrazioni rappresentanti le operazioni belliche della battaglia di Normandia. Al centro del semicerchio si trova una statua bronzea alta sei metri, realizzata da Donald De Lue e raffigurante The Spirit of American Youth Rising from the Waves[2].

Guardando dal Memoriale verso ovest si osserva lo specchio d'acqua, dietro al quale si dipartono, su ambo i lati, le 9387 croci bianchissime perfettamente allineate su una maestosa spianata di un verdeggiante prato all'inglese.[3]La cappella, vicino a cui sono poste due figure allegoriche rappresentanti la Francia e gli Stati Uniti d'America, è al centro del cimitero, allineata alla scultura bronzea.

Personalità sepolte nel cimitero[modifica | modifica wikitesto]

Croce con medaglia d'onore a Theodore Roosevelt Jr.

Tra i militari qui sepolti, tre di essi sono stati insigniti della Medaglia d'Onore. Il più celebre di essi è Theodore Roosevelt Jr., figlio del presidente Theodore Roosevelt. Dopo la costruzione del cimitero, un altro dei figli di Roosevelt, Quentin, il quale era morto durante la prima guerra mondiale, fu riesumato e trasferito vicino al fratello Theodore Jr.

Nel cimitero sono inoltre sepolti Preston e Robert Niland, la cui storia ha ispirato Steven Spielberg per la realizzazione del film Salvate il soldato Ryan.

Capsula del tempo[modifica | modifica wikitesto]

Direttamente di fronte al vecchio ingresso è stata interrata una capsula del tempo, contenente notizie e informazioni del 6 giugno 1944, il D-Day. La capsula è chiusa da una lastra di granito su cui è incisa la scritta « To be opened June 6, 2044[4] ». Al centro della lastra è apposta una targa in bronzo decorata con le 5 stelle del generale d'armata statunitense e avente l'iscrizione « In memory of General Dwight D. Eisenhower and the forces under his command. This sealed capsule containing news reports of the June 6, 1944 Normandy landings is placed here by the newsmen who were here, June 6, 1969[5]. »

Significato simbolico per gli Stati Uniti[modifica | modifica wikitesto]

La vicinanza a Omaha Beach e i soldati sepolti, molti dei quali morti nel D-Day, fanno sì che questo luogo rivesta un particolare significato simbolico per gli Stati Uniti d'America[6]. Tutti i presidenti americani in carica, a partire da Jimmy Carter si sono recati infatti al cimitero di Colleville[6] (ad eccezione di George H. W. Bush, il quale ha effettuato una visita privata nel 1995[6]): Ronald Reagan nel 1984 (in occasione del 40º anniversario dello sbarco[7]), Bill Clinton nel 1994 (per i 50° anni dello sbarco), George W. Bush nel 2002 (in occasione del Memorial Day[8]) e nel 2004 (per il 60º anniversario dello sbarco[9]) e per ultimo Barack Obama, nel 2009 (per celebrare il 65º anniversario[10]). I discorsi pronunciati durante queste visite sono spesso serviti ai presidenti americani per sostenere la loro politica estera[6].

Nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Il cimitero appare nella scena di apertura della pellicola Salvate il soldato Ryan di Steven Spielberg del 1998. Un veterano della seconda guerra mondiale, accompagnato dalla sua famiglia, procede verso la tomba del Capitano John Miller (interpretato da Tom Hanks); in seguito viene dato spazio alle scene di guerra del D-Day a Omaha Beach. In realtà, tale tomba non esiste: la lapide di Miller fu portata al cimitero per le riprese; il Capitano stesso è un personaggio inventato, ma la sua storia è basata sui fratelli Niland, due dei quali sono sepolti nel cimitero.

Turismo[modifica | modifica wikitesto]

Con 1 milione di visitatori all'anno, il cimitero in Normandia risulta essere il cimitero americano frequentato dal maggior numero di turisti. Il 6 giugno 2007 è stato aperto un centro per i visitatori, in una delle cui sale vengono ripetuti all'infinito i nomi di tutti i soldati sepolti; gli Stati Uniti hanno investito 30 milioni di dollari per ricostruire le immagini dei vari momenti dello sbarco[6].

Ogni giorno, alle 16.30, il visitatore ha la possibilità di assistere alla cerimonia delle bandiere. Al suono dell'inno militare, la bandiera americana è ammainata e piegata[3].

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ https://www.gpo.gov/fdsys/pkg/PLAW-107publ73/html/PLAW-107publ73.htm
  2. ^ Lo Spirito della Gioventù Americana che si Rialza dalle Onde
  3. ^ a b Omaha Beach - sbarco, cimitero americano, colleville - Normandia Turismo, Francia, su normandie-tourisme.fr. URL consultato il 17 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2014).
  4. ^ « Da aprire il 6 giugno 2044 »
  5. ^ « In memoria del Generale Dwight D. Eisenhower e delle forze sotto il suo comando. Questa capsula sigillata contenente notizie dello sbarco del 6 giugno 1944 in Normandia fu posta in questo luogo dai giornalisti che erano qui, 6 giugno 1969. »
  6. ^ a b c d e (FR) Benoît Hopquin, « Colleville, c'est déjà l'Amérique », Le Monde, 14 maggio 2009, p.3.
  7. ^ (EN) "At 40th D-Day Tribute, Reagan Took the Occasion by Storm", Washington Post, 7 giugno 2004.
  8. ^ Informazioni sul sito della Casa Bianca, 27 maggio 2002
  9. ^ Informazioni sul sito della Casa Bianca, 6 giugno 2004
  10. ^ "La Normandia dà il benvenuto a Obama", "Corriere della Sera", 9 giugno 2009

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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